Eravamo una distanza sola, io e te. Ci siamo presi dall’inizio con la nostalgia di perderci, amati con l’euforia dei giovani di un tempo che non era il nostro. Perché l’amore fu grande, è vero, disciolse imperioso i tuoi dubbi di austera maestra del cuore, di anima intenta ad ambire per sé grandi cose. E... Continue Reading →
Spirito di servizio: parabola dell’urpista paziente
I. Suona la mezza D’attornosi giuoca alla birranel piccolo borgo.Le voci si fannoinumanementre che la via principaleassolata si spopola,ma con lentezza.A brevela gente andrà a casa,i vecchi satolli di malto si coricheranno;intanto, le donne sparecchianoe tolgon di mezzo tazzine e tovaglie. II. Post prandium Sul ciglio del grande piazzale,proteso dall’alveo del box comunale,il giovane urpista[1]... Continue Reading →
Cronaca di un mattino attonito
La famiglia Pavesi ha dovuto avvisare tutti, quest’oggi, prima di uscire di casa. Il signor Padre, la Madre e il Figlio più piccolo si sono bardati alla bell’e meglio, e, lasciando nuda la caviglia del campanello d’ordinanza in casi del genere, scivolano mesti lungo le scale. Hanno cura di respirare il meno possibile, così come... Continue Reading →
La conta dei vivi e dei morti
Uno dei miei cartoni animati preferiti da bambino era Anastasia, che romanzava la vita della quartogenita di Nicola II di Russia. Questa, per decenni data per scomparsa dopo la Rivoluzione d’ottobre, per molti, invece, si era salvata, e ad un certo punto saltò anche fuori qualcuno che disse di essere lei. Per me quella era... Continue Reading →
Quaderni del lettore inquieto
Sono un lettore inquieto, come tutti i veri lettori. Negli anni non ho fatto che accumulare libri su libri che a fatica ho letto, cimentandomi talvolta nel tentativo di stilare liste disattese dei titoli da recuperare per forza, da rileggere a fondo, da sistemare meglio. Credo che a distrarmi sia lo spazio che manca, gli... Continue Reading →